venerdì 23 agosto 2013



Quando l’autunno s’affaccia invadente nelle sempre più brevi giornate estive facce abbronzate e cuori distesi salutano la terra di Puglia per popolare il mondo disegnato al di fuori del tacco. “Indigeni” vuole raccontare la dinamica dell’emigrazione che da generazioni scandisce le lunghe giornate d’estate pugliesi senza indulgere nelle note modugnane di “amata di terra mia”; non dal punto di vista settembrino dunque della partenza, ma dalla prospettiva ferragostana del ritorno. A Fragagnano, nel suggestivo complesso ipogeo circondato da ulivi e dalla vegetazione tipica della macchia mediterranea, al Km 1 della strada per Lizzano, Osteria Quattro Venti in collaborazione con Italian Connection e l’associazione l’Altra Voce propone il 27 e il 28 Agosto un festival musicale il cui motivo latente è proprio l’incontro tra l’esperienza dell’altrove e il ritorno a casa: il dramma dell’emigrazione che diventa possibilità di contaminazione. Un tentativo tutto postmoderno di dire qualcosa di nuovo partendo da ciò che già c’è, dentro e al di fuori di sé. La contaminazione, in quanto interazione di elementi differenti, diviene metafora e auspicio per la nascita di nuovi linguaggi musicali in cui risulta possibile la fusione di esperienze, generi e tradizioni.
Nel primo dei due giorni della rassegna si sperimenterà la possibilità di far dialogare un quartetto di jazz contemporaneo avente una forte vocazione improvvisativa, lo Street Jazz Quartet, con delle voci hip hop anch’esse legate alla prestazione estemporanea sulla base di standards sui quali la vena creativa degli interpreti interagirà nel solco tracciato da Herbie Hancock e Chick Corea. Tre stagioni di musica di derivazione afro-americana in un fluire energico e diretto di creatività autentica. Saranno protagonisti alcuni tra i nomi più rinomati del jazz italiano: Enzo Lanzo alla batteria; Eddy Olivieri alle tastiere; Pierluigi Balducci al basso elettrico; Andrea Sabatino alla tromba. Ospiti del quartetto saranno: Angelo Marzio "Aka Big Homer" ai live electronics Hip Hop e le voci di Mimmo Freezer SFK, Antonello U Belmond SFK, Ladycat free, Tavola 28, Bob Marcelledda, Zakalicius, Don Pablo Asiren SFK (anche all’organetto) e Angelo U Belmond (impegnato anche all’armonica). La serata proseguirà fino a notte fonda all’insegna di un’atmosfera festosa grazie al contributo del dj set hip hop firmato Italianconnection. A sancire il carattere multimediale della serata sarà inoltre dedicata un’apposita area ai writers, i quali potranno dare forma alle loro immagini interiori sincronicamente al fluire della musica.
La seconda serata si aprirà con tre progetti dal grande riscontro di critica internazionale: NichelOdeon, laboratorio di teatro musicale che propone una proiezione attualizzante del linguaggio allegorico di Bertolt Brecht e Kurt Weill; InSonar che attraverso filastrocche di genere psycho-noir affonda una radicale critica ai valori borghesi inneggiando all’ascesa dei bambini al potere; e Adython Project, ricerca per voce, elettronica e sax, ispirata ai deliri degli Oracoli dell’antica Grecia che si avvale dei lavori “matti e disperatissimi” di Carmelo Bene, Diamanda Galas, Demetrio Stratos e fonda le sue alchimie ritmiche sui testi poetici dell’artista belga KasjaNoova. InSonar e NichelOdeon hanno di recente solcato il mercato discografico con due uscite in cui confluiscono i contribuiti di oltre 80 musicisti di caratura internazionale tra cui Elliott Sharp, Ralph Carney, alcuni membri dei King Crimson, Hawkwind, Morphine, P.F.M., Larsen, Area. Tanto i NichelOdeon quanto InSonar e Adython Project si presenteranno con la voce multiottava di Claudio Milano, i laptop di Luca Milano e il sax trattato di Valerio Cosi che, accompagnato dalla chitarra di Mauro Corvaglia, rappresenta una delle massime espressioni dell’avanguardia italiana nel mondo. Il chitarrista presenterà le sue ultime alchimie sonore in grado di fondere in maniera assolutamente omogenea e senza alcun termine di paragone free-jazz, musica elettronica, krautrock, psichedelia e musica etnica. Seguiranno i Nero Moderno, band giunta al secondo EP e ispirata neofita dell’ala più gotica del post-punk che, con liriche neo-romantiche cariche del disagio esistenziale di chi vive la realtà del Mezzogiorno affilate su decise scariche elettriche, si propone di rinnovare il linguaggio dark grazie a elementi shoegaze, electro e indie. La voce evocativa di Luca Milano, anche al synth, i riff nevrotici della chitarra di Alessandro Gioia, la solida sezione ritmica di Paolo Cortese al basso e Alberto Miccoli alla batteria, cercheranno di demonizzare questo disagio rendendolo urlo. Ne racccoglieranno il testimone i Karma in Auge. La band, ormai capofila italiana del verbo post-punk, forte di un’intensa attività live si caratterizza per un sound, ormai marchio di fabbrica del gruppo, che è stato capace di conquistare i massimi festival del genere. Dopo il primo EP capolavoro, i Karma in Auge presenteranno l’album della maturità artistica: Rituali ad Uso e Consumo. La caratterizzante batteria e il synth di Mimmo Frioli, la voce baritonale e la chitarra di Salvatore Piccione, il basso di Giovanni D’Elia, prepareranno la celebrazione di un rituale pagano che lascerà il segno. Prenderà piede dal dj set dark/wave di Alessandro Gioia e Dario Schiavone, in appendice, la notte di streghe e stregoni che accompagnerà il pubblico fino alle prime luci dell’alba.

Gabriele Micale, Claudio Milano.





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